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Facebook acquisisce BigBox VR, punta sempre di più sulla realtà virtuale

Aggiornamento: 24 giu 2021

Facebook ha acquistato diverse case di sviluppo specializzate in realtà virtuale negli ultimi anni e ne ha aggiunta un'altra al proprio portafoglio venerdì con l'acquisizione di BigBox VR, software house con sede a Seattle.


BigBox VR si unisce al team di Oculus

Il titolo di punta dello studio, "Population: One", è stato uno dei grandi rilasci post-lancio per il visore Oculus Quest 2 di Facebook.

Si tratta di un gioco decisamente ispirato a Fortnite per una serie di tecniche di gioco chiave adattandole ai movimenti unici per la realtà virtuale e portando la propria interpretazione e il proprio stile artistico.


Come è avvenuto per la maggior parte di queste acquisizioni passate, le condizioni non sono state rese note. BigBox avrebbe raccolto 6,5 milioni di dollari secondo Crunchbase, con finanziamenti da Shasta Ventures, Outpost Capital, Pioneer Square Labs e GSR Ventures.


"Population: One è entrato nella scena VR solo nove mesi fa e si è costantemente classificato come uno dei titoli più giocati sulla piattaforma Oculus, riunendo fino a 24 persone alla volta per giocare e competere in un mondo virtuale", ha scritto Mike Verdu di Facebook in un post sul blog di Oculus.


Non è insolito per un proprietario di una piattaforma hardware di gioco costruire la propria rete di studi che creano esclusive per piattaforme, ma nel mondo della realtà virtuale le cose sono leggermente diverse, dato che Facebook ha pochi concorrenti reali.


Mentre molti degli sviluppatori all'interno di Oculus Studios continuano a creare titoli per la piattaforma e negozio Steam di Valve, che sono accessibili con visori di terze parti, Facebook sembra conquistare ogni giorno una fetta più grande del mercato VR, anche grazie a una politica di prezzi decisamente al di sotto della media del mercato, abituando gli utenti all'utilizzo di un dispositivo targato Facebook.


Oculus Quest 2 di Facebook, intatti, viene venduto al dettaglio per 349 euro in Italia (circa la metà del prezzo medio dei prodotti della concorrenza) e la società ha affermato di aver venduto più di tutti i suoi dispositivi precedenti messi insieme nei primi mesi dal rilascio.


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