Ma le VPN sono davvero così utili? A sentire i vari influencer e youtuber (spesso sponsorizzati dai servizi di VPN) sembra che le VPN siano la soluzione a tutti i mali: dalla privacy fino alla sicurezza online. In questo articolo scopriamo cosa sono le VPN, cosa possono fare e cosa non possono fare.

Come al solito, se preferisci il formato video ti lascio qui sotto il video su YouTube che ho realizzato sul mio canale.
Iniziamo!
Le basi di Internet
La rete di Internet funziona con dei protocolli basati su richieste e risposte. Quando vai su un sito, ad esempio youtube.com, il tuo browser invia una richiesta a un server e il server restituisce la pagina web.
Come fa il browser a sapere dove mandare la richiesta? Grazie agli indirizzi IP.
A tutti i computer connessi ad internet viene assegnato un indirizzo IP unico. Puoi pensare agli indirizzi IP come ai numeri di telefono. Infatti così come per i numeri di telefono il prefisso internazionale indica il Paese di appartenenza, le prime cifre di un indirizzo IP indicano una regione e le restanti identificano il singolo computer.
Quindi quando visiti youtube.com il tuo browser invia una richiesta all’indirizzo IP del server e il server che riceve la richiesta, vede anche da che indirizzo IP arriva e può usare questa informazione come vuole. Ad esempio, vedendo un indirizzo IP italiano potrebbe restituire la pagina in italiano, ma anche rifiutarsi di rispondere.
Cos'è una VPN?
Una VPN essenzialmente fa da intermediario tra il tuo computer e il server che vuoi raggiungere.
Tornando all’esempio di prima, se sei connesso a una VPN e vai su youtube.com, la tua richiesta verrà mandata prima al server della VPN e poi sarà lui a mandarla al server di YouTube. In questo modo il server finale vedrà l’indirizzo IP della VPN e non il tuo, con tutte le conseguenze del caso.
Ad esempio se hai scelto un server che si trova in America potresti ricevere una pagina in inglese o ottenere l’accesso a dei contenuti bloccati in Italia.
Inoltre la connessione tra te e il server della VPN è sempre crittografata.
Questo sistema va a creare una sorta di rete virtuale. A tutti gli effetti è come se fossi connesso ad un’altra rete e accedessi ad internet da quella al posto che dalla tua rete di casa. E da qui il nome: Virtual Private Network.
A cosa serve una VPN?
Quindi perché la tua azienda ti chiede di collegarti a una VPN quando lavori da remoto? Il motivo in genere è che l’azienda ha una sua rete interna con tutti i file di lavoro, e per poterli vedere devi essere collegato alla rete aziendale oppure passare tramite la VPN aziendale.
Ma c’è un altro motivo.
Quando sei connesso a una VPN tutto il tuo traffico internet passa attraverso il server della VPN. Questo server potrebbe registrare i siti che visiti, bloccare l’accesso a dei servizi specifici e monitorare la tua attività.
Le VPN usate per sorvegliare
Di fatto tutte le VPN aziendali registrano l’attività di ogni utente connesso, compresi tutti i file che vengono aperti e modificati, e bloccano l’accesso ai siti per così dire “non di lavoro”. E questo già dovrebbe farti riflettere la prossima volta che vedi una pubblicità di un servizio VPN.
Solitamente ti diranno che usare una VPN ti “tiene al sicuro online” o “protegge la tua privacy”. Ma come abbiamo visto prima, la VPN sa sempre tutti i siti che visiti, deve saperli per forza per poter reindirizzare le richieste verso il server giusto.
E chi ti garantisce che non tengano traccia di tutte queste informazioni per poi consegnarle alla polizia o, peggio, per venderle agli inserzionisti?
Le VPN compromesse
La maggior parte di questi servizi afferma di non memorizzare nulla sui suoi utenti, ma dicevano così anche servizi come SuperVPN, GeckoVPN, ChatVPN e tutti gli altri servizi di VPN che sono stati hackerati o che sono stati beccati a registrare e rivendere le informazioni degli utenti nel 2021.
Se devi usare una VPN per lavorare da remoto lo capisco, non puoi farci niente. Ricordati solo di disconnetterti una volta finito di lavorare in modo da non far sapere alla tua azienda quello che compri su Amazon o quali video di gattini guardi su Facebook.
Quando usare una VPN
Non c’è niente di male se magari sei connesso a una rete WiFi pubblica, che sono note per essere poco sicure, e decidi di attivare una VPN per sentirti sicuro mentre sei connesso a quella rete.
L’unica cosa che mi sento di dirti è questa: evita come la peste i servizi VPN gratuiti. Se non paghi per un prodotto, il prodotto sei tu. I tuoi dati in questo caso.
Ma se usi una VPN con regolarità per questioni di privacy o di sicurezza online, sappi che stai mettendo in mano tutti i tuoi dati di navigazione a un servizio gestito da chissà chi e che potrebbe avere a cuore i tuoi interessi oppure no.
Le VPN e la tua privacy
E, parlando di privacy, una VPN non ti protegge effettivamente dall’essere tracciato. Il tracciamento degli utenti avviene principalmente con altri strumenti che non c’entrano niente con il tuo indirizzo IP, come i cookie e le sessioni, e non serve a niente usare una VPN se poi entri su Facebook con il tuo account.
Senza parlare del fatto che la maggior parte degli utenti paga la VPN tramite carta di credito o PayPal, a cui sono associati i tuoi dati personali come nome, cognome, codice fiscale eccetera.
Se proprio devi fare qualcosa online, e intendo qualcosa di perfettamente legale ovviamente, e vuoi essere certo di rimanere anonimo usa un servizio che è fatto apposta per quello.
La prossima volta che senti qualcuno dire che dovresti usare una VPN per navigare sicuro mandagli questo articolo, e pensaci due volte prima di abbonarti a una VPN sponsorizzata da un influencer.